Credo che una delle difficoltà maggiori in noi adulti, sia quella di superare l’ansia da prestazione. Come posso pensare di intraprendere un percorso di Arteterapia se “non so disegnare?”
Non è facile farvi capire a parole come funziona un incontro di arteterapia, ma se vi venisse voglia di provare, vi renderete conto che l’abilità artistica non ha nessuna rilevanza. Al contrario, potrebbe risultare un ostacolo alla vostra creatività più spontanea.
In questo caso i prodotti artistici non hanno finalità estetiche, ma sono il principale mezzo di comunicazione tra il “dentro” e il “fuori”. Potrai lavorare secondo il tuo ritmo, in totale assenza di giudizio da parte del conduttore, in un luogo accogliente e protetto.
L’Arte qui diventa uno strumento e offre la possibilità di esplorare il proprio mondo interiore, “dando forma” alla tua difficoltà del momento, con la possibilità di “trasformarla”, attraverso l’utilizzo dei materiali artistici. Trasferire su un foglio i nostri pensieri, ci permette di poterli guardare da più distanti e stabilire un nuovo rapporto, sostenuti dell’arteterapeuta.
Ciò che fa la differenza rispetto a una qualsiasi altra attività ricreativa, è la relazione che si crea con l’arteterapeuta. La relazione è ciò che cura. Per questo è fondamentale che si crei una buona intesa con l’arteterapeuta. La persona stessa potrà decidere se e quanto raccontarsi e l’arteterapeuta saprà rispettare e mantenere la giusta distanza.
Barbara Jacopetti Arteterapeuta, membro dell’Associazione Apiart n.622, che ne supervisiona la professionalità e conforme alla norma UNI11592.